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           Shambala 
           
           
           La Ruota del Tempo e i Guerrieri dell’Illuminazione 
            
           
           
           di Carlo Barbera 
           
             
           
           
           Esiste realmente una dimensione nascosta agli 
           occhi dei mortali, abitata da eterni viventi in volontario isolamento 
           in una remota ed inaccessibile parte dell’Asia, o si tratta solamente 
           di un mito?  Nelle regioni Himalayane, Shambala il “Regno Nascosto”,  
           è considerata sia una dimensione simbolica, sia  un effettivo, antico 
           e metafisico regno del Tibet, ritenuto la sorgente del Kalachakra, 
           uno dei più elevati ed esoterici Tantra Tibetani , che descrive 
           Shambala e ne contiene una precisa profezia.  In essi, come per molti 
           concetti del Buddhismo Vajrayana, l’idea di Shambala contiene un 
           significato “esterno”, uno “interno” e “segreto”. Il significato 
           esterno descrive Shambala come un luogo fisico, una comunità di 
           esseri illuminati che guidano l’evoluzione del genere umano,  e che 
           solo individui con il karma appropriato possono raggiungere e 
           sperimentare come tale.  
           I significati interni e segreti, si riferiscono ad interpretazioni 
           più sottili di ciò che Shambala rappresenta e sono generalmente 
           tramandati oralmente. 
           Shambala (in Tibetano bde ‘byung) è un termine Sanscrito che 
           significa luogo di pace/tranquillità/felicità. Questo misterioso 
           regno è descritto come una società dove tutti gli abitanti sono 
           illuminati, centralizzati intorno ad una città capitale chiamata 
           Kalapa. Si dice che la guerra e l’ingiustizia vi siano sconosciute e 
           che sia abitato da donne e uomini di straordinaria bellezza, abitanti 
           di magnificenti dimore.  Esistono varie opinioni su dove sia 
           localizzata questa società ideale, ma è più frequentemente descritta 
           in qualche remota valle dell’Asia Centrale, a nord del Tibet.  
           Antichi testi dello Zhang Zhung (antico regno e cultura del Tibet 
           occidentale e nord-occidentale precedente al Buddismo Tibetano meglio 
           conosciuta come l’origine del Bon, autoctona religione Himalyana) 
           identificano Shambala con la Valle 
           
           Sutlej 
           nell’Himachal Pradesh.  I Mongoli individuano Shambala in certe valli 
           del Sud della Siberia. 
           
           La 
           regione del Monte Kailash 
           
           Il 
           Kalachakra Tantra, composto da un livello esterno, da uno interno e 
           da un terzo definito “alternativo” contiene precise indicazioni che 
           possono aiutare sia nella comprensione della natura di Shambala sia 
           nella sua localizzazione.  Il livello esterno del Kalachakra Tantra è 
           lo studio dell'astrologia associata agli elementi, alla divinazione 
           oracolare, alla numerologia, alla metafisica. In esso si descrivono 
           la rotazione delle galassie e dell’universo attorno ad un centro, un 
           asse descritto come una montagna, chiamata Meru. I continenti non 
           ruotano attorno a questa montagna centrale, ma la circondano 
           rimanendo stazionari, mentre il sole, la luna e gli altri pianeti e 
           stelle vi ruotano intorno. La massa della terra è divisa in dodici 
           continenti, in parallelo alla divisione dell’eclittica nei dodici 
           segni zodiacali. Sulla base dei calcoli del Kalachakra, Shambala può 
           essere identificata con la regione che circonda il Monte Kailash, la 
           montagna a sud-ovest del Tibet sacra a Hindu e Buddisti. La cosa ha 
           un senso se si pensa che il significato della parola Shambala è 
           “dimora di felicità”, un sinonimo sia per il dio Hindu Shiva che per 
           la divinità Buddhista Eruka. L’Induismo considera il Monte Kailash 
           come il trono di Shiva mentre il Buddismo come la dimora principale 
           di Heruka. 
           Shambala viene descritta come un fior di loto ad otto petali perché 
           comprende otto regioni, ciascuna circondata da catene montuose. Al 
           centro del cerchio più interno si trova Kalapa, la capitale ed il 
           palazzo del Re, che è fabbricato in oro, diamanti, corallo e gemme 
           preziose. La capitale è circondata da montagne di ghiaccio, che 
           risplende di luce cristallina. La tecnologia di Shambala si suppone 
           straordinariamente avanzata; il palazzo del Re contiene lucernari 
           costruiti con lenti che servono come telescopi di grande potenza 
           utilizzati per studiare la vita extraterrestre, e da centinaia di 
           anni gli abitanti di Shambala utilizzano velivoli ed automobili che 
           li trasportano attraverso un reticolo di tunnel sotterranei.   
           Sulla via della loro spirituale illuminazione, gli abitanti di 
           Shambala acquisiscono poteri come la chiaroveggenza, la capacità di 
           muoversi a grande velocità, e la capacità di materializzarsi o 
           scomparire a volontà. 
           
           Gli 
           Uomini delle Nevi 
           
           
           Shambala è nascosta per definizione. Si pensa che sia protetta da una 
           barriera psichica in modo che nessun ospite indesiderato possa 
           entrare. Da secoli molti Lama Tibetani hanno dedicato gran parte 
           della loro vita allo sviluppo spirituale prima di tentare di compiere 
           un viaggio a Shambala. Coloro che cercano di entrarvi senza essere 
           graditi sono divorati dai crepacci o travolti da valanghe.  Persone 
           ed animali tremano ai suoi confini come se bombardati da raggi 
           invisibili. Ci sono mappe per Shambala ma esse descrivono la via in 
           termini così vaghi che solo chi è realmente iniziato agli 
           insegnamenti del Kalachakra può comprendere.  
           Strani incontri ed avvistamenti nell’area dove si suppone si trovi 
           Shambala sembrano fornire una prova della sua esistenza.  
           Nei primi del ‘900, un articolo di un quotidiano Indiano, lo “Statesman”, 
           citò un Maggiore Britannico che, accampato sull’Himalaya, vide un 
           uomo alto, vestito leggermente e con lunghi capelli. Accorgendosi di 
           essere osservato, l’uomo saltò in basso lungo una parete verticale e 
           scomparve. Con grande stupore del Maggiore, i Tibetani con i quali 
           era accampato non mostrarono alcuna sorpresa nel sentire la sua 
           storia; essi gli spiegarono tranquillamente che aveva visto uno degli 
           uomini delle nevi che sorvegliano la terra sacra. Un racconto più 
           dettagliato di questi “uomini delle nevi” fu fornito da Alexandra 
           David-Neel, un’esploratrice che trascorse 14 anni in Tibet. Mentre 
           viaggiava in Himalaya ella vide un uomo muoversi ad una velocità 
           straordinaria e lo descrisse come segue: “Potei chiaramente vedere il 
           suo volto calmo ed impassibile ed i grandi occhi con lo sguardo fisso 
           su qualche invisibile e distante oggetto situato da qualche parte 
           nello spazio. L’uomo non correva. Sembrava sollevato dal terreno, 
           procedendo a balzi. Sembrava essere dotato dell’elasticità di una 
           palla, e rimbalzava ogni volta che i suoi piedi toccavano il terreno. 
           I suoi passi avevano la regolarità di un pendolo”.  
           
           Il 
           Diario di Roerich 
           
           Sebbene 
           molti hanno cercato per secoli di raggiungere Shambala, coloro che 
           hanno intrapreso il viaggio per il regno nascosto spesso non sono 
           tornati, o perché hanno trovato la terra sacra e sono rimasti li, o 
           perché sono morti lungo il cammino. Degno di nota un evento 
           precursore degli avvistamenti UFO, descritto dal famoso esploratore 
           Nicholas Roerich nel 1929, 18 anni prima del famoso rapporto di 
           Kenneth Arnold che portò la stampa a coniare il termine “dischi 
           volanti”. 
           Nell’Altai Himalayana, in una valle tra la Mongolia ed il Tibet, una 
           squadra di Norvegesi e sherpa avevano appena completato la 
           costruzione di un tempio dedicato a Shambala. Queste le parole dal 
           diario di Roerich: “Il cinque Agosto – qualcosa di straordinario! Ci 
           trovavamo nel nostro campo nel distretto di Kukunor non lontano dalla 
           catena montuosa di Humboldt. Nella mattinata, circa alle nove e 
           mezza, alcuni dei nostri portatori notarono una straordinaria grande 
           aquila nera volare sopra di noi. Sette di noi iniziarono ad osservare 
           questo insolito uccello. In quello stesso momento un altro dei nostri 
           portatori fece notare, “C’è qualcosa più lontano sopra l’uccello”. E 
           gridò di stupore. Noi tutti vedemmo, in direzione da nord a sud, 
           qualcosa di grande e splendente riflettente il sole, come un enorme 
           ovale che si muoveva a grande velocità. Passando sopra il nostro 
           campo la cosa cambiò la sua direzione da sud a sud-ovest. E vedemmo 
           come scomparve nel cielo blu intenso. Avemmo anche il tempo per 
           prendere i nostri binocoli e vedere molto distintamente una forma 
           ovale con la superficie splendente, ed un lato reso brillante dal 
           riflesso della luce del sole."   
           Secondo un Lama, l’ovale risplendente era una “forma radiante di 
           Materia” di Shambala. Si trattava, disse, di una forza di protezione 
           che era sempre vicino ma non sempre poteva essere percepita. Il 
           Buddismo Tibetano considera la materia “uno sviluppo del pensiero, 
           energia mentale cristallizzata”. 
             
           
           La 
           visione esoterica 
           Durante il diciannovesimo secolo Helena Petrovna Blavatsky, 
           fondatrice della Società Teosofica, fece allusione al mito di 
           Shambala, dando ad esso diffusione tra gli occidentali entusiasti 
           dell’Occulto. Madame Blavatsky, che dichiarava di essere in contatto 
           con una Grande Loggia Bianca di Adepti Himalayani, menziona Shambala 
           in diversi momenti senza dare ad essa un’enfasi particolare. Per lei 
           Shambala, come il Quartier Generale della Grande Loggia Bianca, è un 
           luogo fisico sulla nostra terra, sebbene possa essere raggiunta solo 
           da degni aspiranti. 
           Più tardi, altri scrittori esoterici come Alice Bailey, fondatrice 
           della Scuola Arcana, e Nicholas ed Helena Roerich con il loro Agni 
           Yoga, enfatizzarono ulteriormente il mito, elaborando il concetto di 
           una terra nascosta abitata da una mistica fratellanza segreta i cui 
           membri operano per il bene dell’umanità. La Bailey la interpretò come 
           un genere di realtà extradimensionale o spirituale. I Roerich 
           descrissero la sua esistenza sia come spirituale che fisica.  
           I miti di Shambala furono parte dell’ispirazione per il racconto di 
           Shangri-La narrato nel popolare libro Lost Horizon, scritto nel 1933 
           da James Hilton, e così per molti Shambala divenne impropriamente 
           sinonimo di Shangri-La.  
           Con gli anni ’60, vari scrittori dell’occulto hanno cercato di 
           spiegare la follia del Nazismo suggerendo che Hitler si imbatté nelle 
           malevoli forze di Shambala quando inviò una spedizione 
           dell’organizzazione di ricerca sulla “eredità ancestrale”, l’Ahnenerbe, 
           per misurare i crani Tibetani come parte delle giustificazioni per la 
           sua “razza superiore”. Si crede che anche Stalin organizzò una 
           spedizione per trovare Shambala. Speculazioni collegate alla “terra 
           nascosta”, relative al regno sotterraneo di Agartha condussero alcuni 
           occultisti del ventesimo secolo a vedere Shambala come la sorgente di 
           una manipolazione negativa da parte di una cospirazione malvagia o 
           amorale, ciò nonostante l’attuale tema predominante è quello della 
           natura di luce e di speranza, come messo in evidenza dalle rispettive 
           opere di James Redfield e di Chogyam Trungpa. 
           
           La 
           successione dei Re 
           
           Secondo 
           il Kalachakra, Shambala è governata dal Re Kulika o Kalki, un 
           benevolo monarca che custodisce l’integrità del Tantra. Il primo 
           rilevante Re di Shambala, Re Suchandra (o Chandrabhadra, in Tibetano 
           Dawa Sangpo), fu colui che  si recò in India per incontrare il Buddha 
           e per chiedergli insegnamento.  In risposta alla sua richiesta, il 
           Buddha gli diede il primo Tantra radice del Kalachakra e gli permise 
           di praticare il Dharma senza rinunciare alle gioie ed alle 
           responsabilità mondane. Ricevuta l'iniziazione da Buddha, che si era 
           manifestato a lui nell'aspetto della divinità di Kalachakra in unione 
           con la consorte Visvamata, Suchandra fece ritorno nel suo regno dove 
           trasmise il suo sapere esoterico. La dottrina del Kalachakra ed i 
           suoi numerosi testi sarebbero stati conservati, praticati e 
           tramandati senza interruzione dai re sacerdoti di Shambala per 
           diverse successioni e l'intero regno, grazie alla realizzazione 
           spirituale dei suoi sudditi, divenne sempre più etereo e si trasformò 
           in una terra pura.  
           In seguito, un maestro tantrico indiano del X° secolo di nome Chilupa, 
           che qualcuno identifica con Tilopa, riuscì, grazie ai suoi poteri 
           mistici, a raggiungere Shambala dove apprese il Tantra di Kalachakra. 
           Egli lo riportò così in India, ma da qui scomparve subito dopo, in 
           seguito alle devastazioni operate dai Musulmani. Grazie al grande 
           maestro Indiano Naropa, che aveva ricevuto la trasmissione completa, 
           la tradizione venne però preservata in Tibet, giungendo così fino a 
           noi. 
           Al primo Re Suchandra si succedettero sei Dharmaraja (Re di Verità). 
           Il suo ottavo successore, Manjushrikirti, fu il primo ad essere 
           conosciuto come Re Kulika, dopodiché il Kalachakra nomina 24 sovrani 
           fino alla nostra era, l’ultimo dei quali, dovrebbe essere Raudra 
           Chakrin, o Rudrin Chakrin (Tibetano: Trakpo Chakkhorchen) che 
           inizierà il suo Regno nel 2327. Egli è l’ultimo Re profetizzato nel 
           Kalachakra.  
           
           
           Distruzione e cicli del Kali Yuga 
           
           La 
           profezia di Shambala dichiara che ciascuno dei suoi Re regnerà per 
           100 anni. Essi saranno in tutto 32 e, con il trascorrere del loro 
           regno, le condizioni del mondo esterno si deterioreranno 
           pesantemente. Gli uomini diverranno sempre più guerrafondai, 
           cercheranno il potere per proprio interesse e un’ideologia 
           materialista invaderà tutta la Terra. Quando i “barbari” che 
           seguiranno tale ideologia si saranno uniti sotto il governo di un re 
           malvagio e penseranno che non ci sarà più nulla da conquistare, le 
           nebbie si solleveranno per rivelare le sacre montagne di ghiaccio di 
           Shambala. Questa tempo oscuro durerà fino all’anno 2424, quando una 
           “grande guerra” inizierà in India. I barbari attaccheranno la sacra 
           città con un enorme esercito equipaggiato con terribili armamenti. Le 
           forze anti-spirituali scateneranno una guerra di conquista e 
           distruzione non limitata a questo pianeta. Sulla base di tale aspetto 
           della profezia alcuni hanno ipotizzato che Shambala abbia delle 
           origini stellari e che i suoi abitanti siano in grado di muoversi su 
           dischi volanti. A supporto di tale ipotesi sono citate le tradizioni 
           degli Indiani Aymara della Bolivia e degli Zulu del Sud Africa, che 
           risalgono a diversi millenni fa e che narrano l’arrivo di esseri 
           extraterrestri che portarono la scienza del tempo ed altre 
           fondamentali tecnologie su questo pianeta.  
           Nel Kalachakra sono fornite dettagliate istruzioni per “costruire 
           varie macchine” per proteggersi dagli invasori. E’ il livello interno 
           di questo Tantra, che conduce nello studio delle energie 
           psicofisiche, dell'anatomia energetica pranica del corpo umano 
           (composta da chakra, nadi e bindu) e della medicina. Per rinforzare e 
           regolarizzare il funzionamento delle correnti praniche, e per elevare 
           la coscienza fino all’illuminazione, vengono trasmesse pratiche di 
           visualizzazione e recitazione di mantra.  La profezia afferma però 
           che la totale distruzione della razza umana sarà infine sventata dal 
           “Forte Custode della Ruota del Tempo”, Raudra Chakrin, il Re Kalika 
           che si manifesterà all’umanità intera nel 2424, a capo di una potente 
           armata a bordo di “cavalli volanti” e “barche che volano nell’aria”, 
           per sconfiggere i degenerati governanti del mondo che lo avranno 
           portato al declino e alla fine totale nella guerra e nell’avidità , e 
           per stabilire una nuova Età dell’Oro per tutto il pianeta.  
           Eventi recenti, che sembrano corrispondere a tali predizioni, 
           rafforzano la convinzione di chi ritiene reale l’esistenza del 
           mistico regno . La disintegrazione del Buddismo in Tibet e la 
           crescita del materialismo in tutto il mondo, unitamente alle guerre e 
           al tumulto del 20° secolo, riportano con decisione alla profezia di 
           Shambala. Arriveranno tempi ancora più oscuri. E fortunati saranno 
           coloro che vedranno i Guerrieri di Shambala venire in loro soccorso 
           per riportare la pace e la letizia sulla terra. Ma i cicli del tempo 
           continueranno oltre l’alba di questa nuova età dell’oro. L’universo 
           passerà nuovamente attraverso quattro ere, ritornando in un nuovo 
           Kali Yuga. A quel punto gli insegnamenti dell’attuale Buddha 
           scompariranno dal nostro mondo. Gli insegnamenti del Kalachakra 
           giungeranno ai successivi dodici continenti del mondo ed i cicli si 
           ripeteranno. 
           Il terzo livello del Kalachakra comporta l'insegnamento sulla vacuità 
           dei fenomeni, della non realtà del sé e della Chiara Luce. Lo yogi 
           trasforma il mondo in un Mandala e identifica se stesso con la 
           divinità di Kalachakra, espressione della natura illuminata, 
           abbandonando il modo ordinario di percepire se stesso ed il mondo. 
           
           Così 
           gira, senza mai fermarsi, la Ruota del Tempo, intorno all’asse 
           cosmico del Monte Meru. Questo è l’eterno andare della vita del 
           singolo uomo e delle infinite galassie. Un’alternanza di creazione e 
           distruzione che si concepisce nella nostra mente e che in essa trova 
           ed esprime i connotati dell’infinita mutazione, dell’incessante gioco 
           cosmico della vita.  
           Lo yogi porta a compimento nella realtà quanto ha prima generato con 
           la potenza del pensiero e ottiene la realizzazione della Chiara Luce, 
           la natura originaria della mente.  
           Il tempo non ha misura, né finalità ed è privo di esistenza.  
           Se volete, se sentite in voi l’incessante andare della vita, questa 
           può essere la realtà concreta e il vero segreto di Shambala. 
            
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