ARCADIA93
 

Paganesimo, Sciamanesimo, Gnosi, Thelema, Magia Stellare

 


 

Shambala
La Ruota del Tempo e i Guerrieri dell’Illuminazione

di Carlo Barbera

 

Esiste realmente una dimensione nascosta agli occhi dei mortali, abitata da eterni viventi in volontario isolamento in una remota ed inaccessibile parte dell’Asia, o si tratta solamente di un mito?  Nelle regioni Himalayane, Shambala il “Regno Nascosto”,  è considerata sia una dimensione simbolica, sia  un effettivo, antico e metafisico regno del Tibet, ritenuto la sorgente del Kalachakra, uno dei più elevati ed esoterici Tantra Tibetani , che descrive Shambala e ne contiene una precisa profezia.  In essi, come per molti concetti del Buddhismo Vajrayana, l’idea di Shambala contiene un significato “esterno”, uno “interno” e “segreto”. Il significato esterno descrive Shambala come un luogo fisico, una comunità di esseri illuminati che guidano l’evoluzione del genere umano,  e che solo individui con il karma appropriato possono raggiungere e sperimentare come tale.
I significati interni e segreti, si riferiscono ad interpretazioni più sottili di ciò che Shambala rappresenta e sono generalmente tramandati oralmente.
Shambala (in Tibetano bde ‘byung) è un termine Sanscrito che significa luogo di pace/tranquillità/felicità. Questo misterioso regno è descritto come una società dove tutti gli abitanti sono illuminati, centralizzati intorno ad una città capitale chiamata Kalapa. Si dice che la guerra e l’ingiustizia vi siano sconosciute e che sia abitato da donne e uomini di straordinaria bellezza, abitanti di magnificenti dimore.  Esistono varie opinioni su dove sia localizzata questa società ideale, ma è più frequentemente descritta in qualche remota valle dell’Asia Centrale, a nord del Tibet.  Antichi testi dello Zhang Zhung (antico regno e cultura del Tibet occidentale e nord-occidentale precedente al Buddismo Tibetano meglio conosciuta come l’origine del Bon, autoctona religione Himalyana) identificano Shambala con la Valle
Sutlej nell’Himachal Pradesh.  I Mongoli individuano Shambala in certe valli del Sud della Siberia.

La regione del Monte Kailash
Il Kalachakra Tantra, composto da un livello esterno, da uno interno e da un terzo definito “alternativo” contiene precise indicazioni che possono aiutare sia nella comprensione della natura di Shambala sia nella sua localizzazione.  Il livello esterno del Kalachakra Tantra è lo studio dell'astrologia associata agli elementi, alla divinazione oracolare, alla numerologia, alla metafisica. In esso si descrivono la rotazione delle galassie e dell’universo attorno ad un centro, un asse descritto come una montagna, chiamata Meru. I continenti non ruotano attorno a questa montagna centrale, ma la circondano rimanendo stazionari, mentre il sole, la luna e gli altri pianeti e stelle vi ruotano intorno. La massa della terra è divisa in dodici continenti, in parallelo alla divisione dell’eclittica nei dodici segni zodiacali. Sulla base dei calcoli del Kalachakra, Shambala può essere identificata con la regione che circonda il Monte Kailash, la montagna a sud-ovest del Tibet sacra a Hindu e Buddisti. La cosa ha un senso se si pensa che il significato della parola Shambala è “dimora di felicità”, un sinonimo sia per il dio Hindu Shiva che per la divinità Buddhista Eruka. L’Induismo considera il Monte Kailash come il trono di Shiva mentre il Buddismo come la dimora principale di Heruka.
Shambala viene descritta come un fior di loto ad otto petali perché comprende otto regioni, ciascuna circondata da catene montuose. Al centro del cerchio più interno si trova Kalapa, la capitale ed il palazzo del Re, che è fabbricato in oro, diamanti, corallo e gemme preziose. La capitale è circondata da montagne di ghiaccio, che risplende di luce cristallina. La tecnologia di Shambala si suppone straordinariamente avanzata; il palazzo del Re contiene lucernari costruiti con lenti che servono come telescopi di grande potenza utilizzati per studiare la vita extraterrestre, e da centinaia di anni gli abitanti di Shambala utilizzano velivoli ed automobili che li trasportano attraverso un reticolo di tunnel sotterranei.  
Sulla via della loro spirituale illuminazione, gli abitanti di Shambala acquisiscono poteri come la chiaroveggenza, la capacità di muoversi a grande velocità, e la capacità di materializzarsi o scomparire a volontà.

Gli Uomini delle Nevi
Shambala è nascosta per definizione. Si pensa che sia protetta da una barriera psichica in modo che nessun ospite indesiderato possa entrare. Da secoli molti Lama Tibetani hanno dedicato gran parte della loro vita allo sviluppo spirituale prima di tentare di compiere un viaggio a Shambala. Coloro che cercano di entrarvi senza essere graditi sono divorati dai crepacci o travolti da valanghe.  Persone ed animali tremano ai suoi confini come se bombardati da raggi invisibili. Ci sono mappe per Shambala ma esse descrivono la via in termini così vaghi che solo chi è realmente iniziato agli insegnamenti del Kalachakra può comprendere.
Strani incontri ed avvistamenti nell’area dove si suppone si trovi Shambala sembrano fornire una prova della sua esistenza.
Nei primi del ‘900, un articolo di un quotidiano Indiano, lo “Statesman”, citò un Maggiore Britannico che, accampato sull’Himalaya, vide un uomo alto, vestito leggermente e con lunghi capelli. Accorgendosi di essere osservato, l’uomo saltò in basso lungo una parete verticale e scomparve. Con grande stupore del Maggiore, i Tibetani con i quali era accampato non mostrarono alcuna sorpresa nel sentire la sua storia; essi gli spiegarono tranquillamente che aveva visto uno degli uomini delle nevi che sorvegliano la terra sacra. Un racconto più dettagliato di questi “uomini delle nevi” fu fornito da Alexandra David-Neel, un’esploratrice che trascorse 14 anni in Tibet. Mentre viaggiava in Himalaya ella vide un uomo muoversi ad una velocità straordinaria e lo descrisse come segue: “Potei chiaramente vedere il suo volto calmo ed impassibile ed i grandi occhi con lo sguardo fisso su qualche invisibile e distante oggetto situato da qualche parte nello spazio. L’uomo non correva. Sembrava sollevato dal terreno, procedendo a balzi. Sembrava essere dotato dell’elasticità di una palla, e rimbalzava ogni volta che i suoi piedi toccavano il terreno. I suoi passi avevano la regolarità di un pendolo”.

Il Diario di Roerich
Sebbene molti hanno cercato per secoli di raggiungere Shambala, coloro che hanno intrapreso il viaggio per il regno nascosto spesso non sono tornati, o perché hanno trovato la terra sacra e sono rimasti li, o perché sono morti lungo il cammino. Degno di nota un evento precursore degli avvistamenti UFO, descritto dal famoso esploratore Nicholas Roerich nel 1929, 18 anni prima del famoso rapporto di Kenneth Arnold che portò la stampa a coniare il termine “dischi volanti”.
Nell’Altai Himalayana, in una valle tra la Mongolia ed il Tibet, una squadra di Norvegesi e sherpa avevano appena completato la costruzione di un tempio dedicato a Shambala. Queste le parole dal diario di Roerich: “Il cinque Agosto – qualcosa di straordinario! Ci trovavamo nel nostro campo nel distretto di Kukunor non lontano dalla catena montuosa di Humboldt. Nella mattinata, circa alle nove e mezza, alcuni dei nostri portatori notarono una straordinaria grande aquila nera volare sopra di noi. Sette di noi iniziarono ad osservare questo insolito uccello. In quello stesso momento un altro dei nostri portatori fece notare, “C’è qualcosa più lontano sopra l’uccello”. E gridò di stupore. Noi tutti vedemmo, in direzione da nord a sud, qualcosa di grande e splendente riflettente il sole, come un enorme ovale che si muoveva a grande velocità. Passando sopra il nostro campo la cosa cambiò la sua direzione da sud a sud-ovest. E vedemmo come scomparve nel cielo blu intenso. Avemmo anche il tempo per prendere i nostri binocoli e vedere molto distintamente una forma ovale con la superficie splendente, ed un lato reso brillante dal riflesso della luce del sole."  
Secondo un Lama, l’ovale risplendente era una “forma radiante di Materia” di Shambala. Si trattava, disse, di una forza di protezione che era sempre vicino ma non sempre poteva essere percepita. Il Buddismo Tibetano considera la materia “uno sviluppo del pensiero, energia mentale cristallizzata”.

 

La visione esoterica
Durante il diciannovesimo secolo Helena Petrovna Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica, fece allusione al mito di Shambala, dando ad esso diffusione tra gli occidentali entusiasti dell’Occulto. Madame Blavatsky, che dichiarava di essere in contatto con una Grande Loggia Bianca di Adepti Himalayani, menziona Shambala in diversi momenti senza dare ad essa un’enfasi particolare. Per lei Shambala, come il Quartier Generale della Grande Loggia Bianca, è un luogo fisico sulla nostra terra, sebbene possa essere raggiunta solo da degni aspiranti.
Più tardi, altri scrittori esoterici come Alice Bailey, fondatrice della Scuola Arcana, e Nicholas ed Helena Roerich con il loro Agni Yoga, enfatizzarono ulteriormente il mito, elaborando il concetto di una terra nascosta abitata da una mistica fratellanza segreta i cui membri operano per il bene dell’umanità. La Bailey la interpretò come un genere di realtà extradimensionale o spirituale. I Roerich descrissero la sua esistenza sia come spirituale che fisica.
I miti di Shambala furono parte dell’ispirazione per il racconto di Shangri-La narrato nel popolare libro Lost Horizon, scritto nel 1933 da James Hilton, e così per molti Shambala divenne impropriamente sinonimo di Shangri-La.
Con gli anni ’60, vari scrittori dell’occulto hanno cercato di spiegare la follia del Nazismo suggerendo che Hitler si imbatté nelle malevoli forze di Shambala quando inviò una spedizione dell’organizzazione di ricerca sulla “eredità ancestrale”, l’Ahnenerbe, per misurare i crani Tibetani come parte delle giustificazioni per la sua “razza superiore”. Si crede che anche Stalin organizzò una spedizione per trovare Shambala. Speculazioni collegate alla “terra nascosta”, relative al regno sotterraneo di Agartha condussero alcuni occultisti del ventesimo secolo a vedere Shambala come la sorgente di una manipolazione negativa da parte di una cospirazione malvagia o amorale, ciò nonostante l’attuale tema predominante è quello della natura di luce e di speranza, come messo in evidenza dalle rispettive opere di James Redfield e di Chogyam Trungpa.

La successione dei Re
Secondo il Kalachakra, Shambala è governata dal Re Kulika o Kalki, un benevolo monarca che custodisce l’integrità del Tantra. Il primo rilevante Re di Shambala, Re Suchandra (o Chandrabhadra, in Tibetano Dawa Sangpo), fu colui che  si recò in India per incontrare il Buddha e per chiedergli insegnamento.  In risposta alla sua richiesta, il Buddha gli diede il primo Tantra radice del Kalachakra e gli permise di praticare il Dharma senza rinunciare alle gioie ed alle responsabilità mondane. Ricevuta l'iniziazione da Buddha, che si era manifestato a lui nell'aspetto della divinità di Kalachakra in unione con la consorte Visvamata, Suchandra fece ritorno nel suo regno dove trasmise il suo sapere esoterico. La dottrina del Kalachakra ed i suoi numerosi testi sarebbero stati conservati, praticati e tramandati senza interruzione dai re sacerdoti di Shambala per diverse successioni e l'intero regno, grazie alla realizzazione spirituale dei suoi sudditi, divenne sempre più etereo e si trasformò in una terra pura.
In seguito, un maestro tantrico indiano del X° secolo di nome Chilupa, che qualcuno identifica con Tilopa, riuscì, grazie ai suoi poteri mistici, a raggiungere Shambala dove apprese il Tantra di Kalachakra. Egli lo riportò così in India, ma da qui scomparve subito dopo, in seguito alle devastazioni operate dai Musulmani. Grazie al grande maestro Indiano Naropa, che aveva ricevuto la trasmissione completa, la tradizione venne però preservata in Tibet, giungendo così fino a noi.

Al primo Re Suchandra si succedettero sei Dharmaraja (Re di Verità). Il suo ottavo successore, Manjushrikirti, fu il primo ad essere conosciuto come Re Kulika, dopodiché il Kalachakra nomina 24 sovrani fino alla nostra era, l’ultimo dei quali, dovrebbe essere Raudra Chakrin, o Rudrin Chakrin (Tibetano: Trakpo Chakkhorchen) che inizierà il suo Regno nel 2327. Egli è l’ultimo Re profetizzato nel Kalachakra. 

Distruzione e cicli del Kali Yuga
La profezia di Shambala dichiara che ciascuno dei suoi Re regnerà per 100 anni. Essi saranno in tutto 32 e, con il trascorrere del loro regno, le condizioni del mondo esterno si deterioreranno pesantemente. Gli uomini diverranno sempre più guerrafondai, cercheranno il potere per proprio interesse e un’ideologia materialista invaderà tutta la Terra. Quando i “barbari” che seguiranno tale ideologia si saranno uniti sotto il governo di un re malvagio e penseranno che non ci sarà più nulla da conquistare, le nebbie si solleveranno per rivelare le sacre montagne di ghiaccio di Shambala. Questa tempo oscuro durerà fino all’anno 2424, quando una “grande guerra” inizierà in India. I barbari attaccheranno la sacra città con un enorme esercito equipaggiato con terribili armamenti. Le forze anti-spirituali scateneranno una guerra di conquista e distruzione non limitata a questo pianeta. Sulla base di tale aspetto della profezia alcuni hanno ipotizzato che Shambala abbia delle origini stellari e che i suoi abitanti siano in grado di muoversi su dischi volanti. A supporto di tale ipotesi sono citate le tradizioni degli Indiani Aymara della Bolivia e degli Zulu del Sud Africa, che risalgono a diversi millenni fa e che narrano l’arrivo di esseri extraterrestri che portarono la scienza del tempo ed altre fondamentali tecnologie su questo pianeta.
Nel Kalachakra sono fornite dettagliate istruzioni per “costruire varie macchine” per proteggersi dagli invasori. E’ il livello interno di questo Tantra, che conduce nello studio delle energie psicofisiche, dell'anatomia energetica pranica del corpo umano (composta da chakra, nadi e bindu) e della medicina. Per rinforzare e regolarizzare il funzionamento delle correnti praniche, e per elevare la coscienza fino all’illuminazione, vengono trasmesse pratiche di visualizzazione e recitazione di mantra.  La profezia afferma però che la totale distruzione della razza umana sarà infine sventata dal “Forte Custode della Ruota del Tempo”, Raudra Chakrin, il Re Kalika che si manifesterà all’umanità intera nel 2424, a capo di una potente armata a bordo di “cavalli volanti” e “barche che volano nell’aria”, per sconfiggere i degenerati governanti del mondo che lo avranno portato al declino e alla fine totale nella guerra e nell’avidità , e per stabilire una nuova Età dell’Oro per tutto il pianeta.
Eventi recenti, che sembrano corrispondere a tali predizioni, rafforzano la convinzione di chi ritiene reale l’esistenza del mistico regno . La disintegrazione del Buddismo in Tibet e la crescita del materialismo in tutto il mondo, unitamente alle guerre e al tumulto del 20° secolo, riportano con decisione alla profezia di Shambala. Arriveranno tempi ancora più oscuri. E fortunati saranno coloro che vedranno i Guerrieri di Shambala venire in loro soccorso per riportare la pace e la letizia sulla terra. Ma i cicli del tempo continueranno oltre l’alba di questa nuova età dell’oro. L’universo passerà nuovamente attraverso quattro ere, ritornando in un nuovo Kali Yuga. A quel punto gli insegnamenti dell’attuale Buddha scompariranno dal nostro mondo. Gli insegnamenti del Kalachakra giungeranno ai successivi dodici continenti del mondo ed i cicli si ripeteranno.
Il terzo livello del Kalachakra comporta l'insegnamento sulla vacuità dei fenomeni, della non realtà del sé e della Chiara Luce. Lo yogi trasforma il mondo in un Mandala e identifica se stesso con la divinità di Kalachakra, espressione della natura illuminata, abbandonando il modo ordinario di percepire se stesso ed il mondo.

Così gira, senza mai fermarsi, la Ruota del Tempo, intorno all’asse cosmico del Monte Meru. Questo è l’eterno andare della vita del singolo uomo e delle infinite galassie. Un’alternanza di creazione e distruzione che si concepisce nella nostra mente e che in essa trova ed esprime i connotati dell’infinita mutazione, dell’incessante gioco cosmico della vita.
Lo yogi porta a compimento nella realtà quanto ha prima generato con la potenza del pensiero e ottiene la realizzazione della Chiara Luce, la natura originaria della mente.
Il tempo non ha misura, né finalità ed è privo di esistenza.
Se volete, se sentite in voi l’incessante andare della vita, questa può essere la realtà concreta e il vero segreto di Shambala.