SADHANA  DEL SERPENTE-LAM

Michael Staley

 

I. Sfondo a questa Sadhana

Questo è il secondo articolo di una serie nata dallo sviluppo di Lam come Via di Iniziazione. I lettori possono ricordare la conclusione dell’articolo “Lam: The Gateway” nel precedente numero di Starfire, il Lam non era semplicemente un’entità, ma una Via d’Accesso alla diretta esperienza della Gnosi. L’Esperienza Diretta è il fine del lavoro magico e mistico. La prova del budino sta nel mangiarlo.
Se Lam ha un tale potenziale, allora quel potenziale potrebbe essere prontamente toccato. Perciò, nuove vie di lavoro con Lam potrebbero emergere. E’ in questo spirito che è stata sviluppata  la seguente Sadhana, offerta a chiunque desidera provarla.  Non ci si aspetti un prodotto finito e risplendente, ma piuttosto una bozza di approccio che deve essere arricchita dalla sperimentazione dell’Iniziato. A dire il vero, la necessità di adattamento ed elaborazione riguarda tutti i rituali e le pratiche. Anche una pratica apparentemente semplice come il Bando Minore del Pentagramma è svolto in modo differente da ogni Iniziato, non importa quanto egli o ella cerchi di attenersi al testo. Ciò avviene perché, a parte le differenze nella gestualità e nella pronuncia, il fulcro si trova nelle evocazioni immaginative, e queste differiranno considerevolmente da persona a persona. Oltre a questo: la stessa pratica è differente se svolta da una stessa persona in un momento successivo. Se queste considerazioni sono vere per i rituali più semplici, tanto più lo saranno per quelli più complessi, come il Reguli o il Samekh.
C’è un’altra ragione per l’approccio con uno schema scheletrico posto davanti alla riverita presenza dei nostri lettori – in quanto noi dello Starfire non siamo gratuitamente necrofili. I lettori, o piuttosto coloro che sono sufficientemente interessati non solo a leggere ma a lavorare con ciò che hanno letto, otterranno il massimo beneficio da una pratica eseguita, non seguendo meramente qualcosa di preordinato, ma sperimentando e sulla base della loro esperienza adattare il rituale in modo a se stessi appropriato.

Questo approccio è valido. Sebbene Lam sorga dall’Operazione Amalantrah, Crowley non elaborò mai il tema. Sta a noi, perciò, svilupparlo in modo che sia per noi utile.

 

 

II. Lo Sviluppo della Sadhana

Nel corso dell’articolo del numero precedente di Starfire, mi colpì la possibile connessione del nome Lam con il Serpente di Fuoco. Questo perché “LAM” è il bija mantra o suono radice del Muladhara Chakra, che è la dimora del Serpente di Fuoco. Nella testa di Lam, come disegnato da Crowley, è chiaramente visibile una stilizzazione dell’Ajna Chakra. Nell’immagine si evidenzia un’ombra, una sorgente o fontana che sgorga dalla testa di Lam;  uno dei simboli associati con il Manipura Chakra è la “Fontana di Rugiada”. Sebbene il contesto non sia precisamente lo stesso, il termine mi colpisce essendo specialmente adatto a descrivere tale ombra.

Diversi mesi fa lessi la narrazione di un sogno che descriveva la testa di Lam montata su un corpo di serpente. Immediatamente le connessioni delineate andarono al proprio posto. Sulla base della mia esperienza con Lam fino ad oggi, c’è una forte connessione con il Santo Angelo Guardiano come anche con l’Eone di Maat. Queste connessioni sono esplorate nell’articolo sopra menzionato, come in un discorso su Lam che ho tenuto ad Oxford in Ottobre del 1994 (disponibile dall’autore su richiesta), e sulle quali non ritornerò in questa sede. Il Serpente di Fuoco è dello stesso ordine di fondamentale importanza, sebbene ripensandoci, la connessione del Serpente di Fuoco non è una sorpresa.
Il passo successivo fu sviluppare una pratica basata su  un approccio al Serpente di Fuoco.

Ho evitato gli esercizi yogici che sono utilizzati nel diretto e fisico risveglio del Serpente di Fuoco, ed ho optato invece per un approccio basato sulla visualizzazione. Alcune persone possono considerarlo un approccio diluito e meno potente. Comunque, vogliamo risvegliare le energie del Serpente di Fuoco in quantità che possiamo utilizzare nelle nostre Operazioni, piuttosto che liberare la sua energia originaria in un modo possibilmente catastrofico.

La maggior parte di noi sono del tutto felici di usare il potere dell’elettricità proprio in un modo così controllato, piuttosto che connettersi direttamente all’alimentazione, non importa quanto “illuminante” si possa congetturare sia il suo esito. 

Le tecniche di risveglio fisico, comprese all’interno del Kundalini Yoga, sono al meglio applicate sotto la guida di un insegnante qualificato di quel metodo.

Per coloro che non hanno familiarità con il sistema dei chakra, è postulata qui l’esistenza di un numero di chakra e nadi nel “corpo sottile” dell’essere umano. Ce ne sono in grande numero, ma i più importanti sono i sei chakra elencati di seguito, che sono localizzati in vari punti lungo la colonna vertebrale.
Il Muladhara è nella ragione del perineo, proprio sotto l’area genitale. Il chakra Svadisthana è proprio sopra l’area genitale, mentre il Manipura si trova sopra la regione dell’ombelico, in prossimità del plesso solare. L’Anahata è nella regione del cuore, e il Visuddha è nella regione della gola. Infine, l’Ajna è localizzato tra le sopraciglia, più o meno al vertice della colonna vertebrale. La nadi centrale è il Sushumna, che si trova all’interno della colonna vertebrale. Si ritiene che all’interno della Sushumna esistano diverse nadi; queste non interessano il nostro particolare lavoro, sebbene praticanti di Yoga possano incorporare nella sadhana la consapevolezza di esse. Due altre Nadi, Ida e Pingala, sono disposte ai lati della Sushumna, incrociandosi in diversi punti che corrispondono alla localizzazione dei chakra. C’è poi un settimo Chakra principale, il Sahasrara – il loto dai Mille Petali, sulla sommità della testa. Comunque, esso non è parte dell’anatomia dell’individuo, ma il punto dove la consapevolezza individualizzata emerge nell’immensità cosmica, l’Esterno, l’Oltre, o qualsiasi altra definizione di trascendenza possiamo utilizzare.
Secondo lo Yoga, è qui che la Kundalini risvegliata si fonde nella beata unione con Brahma, causando il fluire del nettare o sedicesimo dito della luna. In altre parole, è questa l’esperienza del Samadhi, nella quale ci risvegliamo ancora una volta alla nostra realtà cosmica, pan-dimensionale, extraterrestre.
Questa Gnosi è il fine di tutte le discipline magiche e mistiche. Il seguente approccio, perciò, combina la visualizzazione, l’invocazione e il Mantra.
Lam è rappresentato come il Serpente di Fuoco con la testa di Lam, avvolto in tre spire e mezza, addormentato attorno allo Shivalingam, nel Muladhara Chakra alla base della Sushumna, la nadi localizzata all’interno della colonna vertebrale. La visualizzazione fondamentale è così quella del Serpente-Lam, il Serpente con la testa di Lam. Il Serpente-Lam è fatto salire lungo la Sushumna, con una pausa ad ogni chakra per l’invocazione e  la risonanza del bija mantra appropriato al chakra.
Infine, la sommità della Sushumna è raggiunta all’Ajna Chakra, e il Serpente-Lam si solleva attraverso il Sahasrara Chakra ed oltre, nell’immensità cosmica.

L’invocazione ad ogni chakra è stata mantenuta breve, sebbene indirizzata attraverso corrispondenze ad ogni specifico chakra. Per esempio, il senso dell’olfatto è attribuito al Muladhara per mezzo del Tattva Terra; quello del gusto allo Svadhistana per mezzo della bianca luna crescente, ecc.
La visualizzazione si concentra attorno al Serpente-Lam che sorge lungo la Sushumna attraverso i vari chakra, ciascuno dei quali è vivificato nel processo, mentre la visualizzazione diviene più chiara e più forte riguardo a colori, petali, ecc. Il Serpente-Lam dovrebbe essere sentito sempre più chiaramente nel suo progresso lungo la Sushumna, usando tutti i sensi per aiutare questa evocazione. Sensazioni ed immagini di ondulazione, delle spire del serpente che si distendono, dell’innalzamento, ecc. sono di grande aiuto.
I Bija Mantra dovrebbero essere vibrati nel chakra appropriato. Cioè, sebbene vocalizzato, il loro centro di attività dovrebbe essere fermamente focalizzato nel chakra, da dove il Mantra riverbera all’esterno.
La loro funzione è quella di assistere al risveglio di quel particolare chakra. Più la vibrazione del Bija Mantra sarà ricca e risonante, più potente sarà l’effetto. In questo modo, il Serpente-Lam si distende, aprendosi nella sua ondulatoria lunghezza dal Muladhara all’Ajna. A questo punto esso si ferma sull’orlo; l’Iniziato dovrebbe usare questa pausa per rafforzare la consapevolezza della sua presenza. Il Sahasrara non è tanto un chakra individuale, come gli altri sei, quanto un accesso all’immensità cosmica o l’Oltre.
Il Serpente-Lam si innalza attraverso questo ingresso e fluttua nell’immensità cosmica, la fontana di rugiada trabocca, piovendo in tutto lo spazio, in tutto il tempo, in tutte le dimensioni, in tutta l’onnipresenza dell’essere pan-dimensionale. Questo è l’istante della Gnosi, dell’eternità, del Samadhi; la coscienza non è più individuale,  ma universale. Nel processo, l’”istante” è “eterno”; il punto è ovunque.

Poi, c’è un ritorno all’individualità. La consapevolezza si coagula nuovamente, si centra attorno al Sahasrara, condensandosi. Mentre essa entra nuovamente nel corpo, e rientra in basso nella Sushumna alla base della colonna vertebrale, ad ogni chakra sarà vibrato il Bija Mantra “LAM” accompagnandolo con un battito di mani, per segnalare la messa a terra. Questo ritorno può essere elaborato dall’Iniziato nella reversione dell’innalzamento avvenuto.

 

 

III. La Struttura della Sadhana del Serpente-Lam

L’Iniziato apre con il Bando Minore del Pentagramma. Questo sarà seguito dall’Invocazione Minore dell’Esagramma, utilizzando l’esagramma della Terra ad ogni direzione.
Questa sezione sarà certamente sostituita se lo stile di apertura che l’Iniziato preferisce sarà differente. Seguirà poi una declamazione di celebrazione di Lam, per aprire in modo appropriato il Lavoro:

Lam! Tu Voce del Silenzio!
Glifo di Hoor-paar-kraat!
Il sé-nano, il Dio Occulto!
Ingresso all’Eone di Maat!
Io Ti evoco!
Io Ti evoco!
Con il mantra Talam Malat, Talam Malat...


Ora visualizzate Lam come Kundalini-Shakti, avvolta alla base della colonna vertebrale. La visualizzazione è di un Serpente con la testa di Lam. Dedicate diversi minuti a questa visualizzazione; più distinta e chiara sarà, meglio sarà. Quando sarete soddisfatti della visualizzazione del Serpente-Lam, procedete a risvegliarlo vibrando il Bija Mantra per diversi minuti, fino a che il Serpente si muove. Poi intonate l’invocazione di questo chakra:

 LAM!
Che dimori nel Muladhara Chakra,
Che sei avvolto tre volte e mezza;
Tu, che sei come Kundalini-Shakti,
Creatore e Reggente dei mondi;
Che sei rappresentato nella gialla bruma,
Che sei la continuità degli odori,
Io Ti Adoro!
Risvegliati! Sorgi! Innalzati lungo la Sushumna!
LAM! LAM! LAM! LAM!

 

 Il Serpente-Lam ascende nella Sushumna lentamente, vertebra per vertebra, fino a che giunge al Chakra Svadisthana. Viene vibrato il Bija Mantra VAM; poi viene intonata un’invocazione:

VAM!
Tu sorgi nel Chakra Svadhistana,
Che evochi i bianchi fili della sensazione,
Che infondi il palato con gusto delicato,
Che sei adombrato nella luna crescente.
Bel Serpente-Lam,
La cui scintillante, ondulante lunghezza si innalza!
Io Ti adoro!
VAM! VAM! VAM! VAM!

Il Serpente-Lam ascende lentamente, come prima, nella regione del Manipura Chakra, il plesso solare. Viene vibrato il Bija Mantra RAM, ed intonata l’evocazione:

RAM!
Ancora Tu sorgi, al Manipura,
Rosso serpente che scivola lungo la Sushimna,
Le cui squame luccicano ed emanano iridescenza,
Vibranti e brillanti;
Che conferisce la benedizione delle visioni,
Che sei glifato nel triangolo,
Io Ti adoro!
RAM! RAM! RAM! RAM!

 

Il Serpente-Lam ora ascende lentamente alla regione dell’Anahata Chakra, il cuore. Il Bija Mantra vibrato  è Yam, e l’invocazione intonata è:

 

YAM!
Tu penetri l’Anahata,
Un penetrante arcobaleno di tatto,
Fumoso nella sensuale qualità tattile,
Che sei l’esagono a sei lati,
Io Ti adoro!
Glorioso Serpente,
Il cui veleno conferisce l’illuminazione,
YAM! YAM! YAM! YAM!

 

Il Serpente-Lam continua la sua ascesa, raggiungendo il Chakra Visuddha, la regione della gola. Viene vibrato il Bija Mantra HAM; l’invocazione:

 

HAM!
Tu sorgi al Visuddha,
Un caleidoscopio di suoni echeggia attraverso le nadi,
Lo splendore del lampo di luce,
Che sei il cerchio,
Io Ti adoro!
Sempre più forti sono i tuoi impeti ondulati,
Sempre più intossicanti le tue occhiate oblique.
HAM! HAM! HAM! HAM!

 Il Serpente-Lam ascende all’Ajna Chakra, la regione tra gli occhi alla radice del naso. Il Bija Mantra è OM; l’invocazione:

OM!
L’Ajna Chakra è raggiunto,
Tu il cui volo verso l’alto e oltre il colore e la forma,
Che sei nell’acutezza e la chiarezza di manas,
Che sei la congruenza dei sensi,
E la loro trascendenza,
Io Ti adoro!
OM! OM! OM! OM!

Il Serpente-Lam ora si solleva verso l’alto, e fluttua verso l’immensità cosmica, pan-dimensionale, onnispaziale ed onnitemporale:

 


Tu, che t’innalzi nel Sahasrara Chakra,  
Che scendi a cascata attraverso lo Spazio e venisti,
La Fontana di Rugiada che è Sat-Chit-Ananda,
Essenza-Consapevolezza-Beatitudine,
Eternamente ed infinitamente riverberante,
Il cui Mantra è la continuità dell’esistenza,
La pericoresi dell’individuo con l’universo.
La Fontana di Rugiada prorompe, trabocca,
Piovendo in tutto lo spazio, tutto il tempo, tutte le dimensioni,
In un convulsivo orgasmo di Beatitudine,
Infondendo l’oceano.
OLALAM IMAL TUTULU!

 

IV - Consolidamento


Ciò che è stato fornito nel corso di questo articolo è lo scheletro della Sadhana del Serpente-Lam.
Il lampo deve essere sviluppato dall’Iniziato nella luce della propria iniziazione.
Prima di continuare a considerare questo punto in maggiore dettaglio, fateci considerare il sapore complessivo che questa Sadhana impartisce, che è il sistema dei Chakra.

La sadhana utilizza le corrispondenze base associate con ciascun chakra. Queste corrispondenze possono essere racimolate, per esempio, in “Il Potere del Serpente” di Sir John Woodroffe.
Quelle più basilari sono le seguenti:

 

Chakra            Colore                   Petali          Tattva                                 Senso
Muladhara        Rosso                          4            Quadrato Giallo                     Odorato
Svadhisthana    Vermiglio                     6             Luna Crescente Bianca          Gusto
Manipura          Nuvola di pioggia      10             Triangolo Rosso                     Vista
Anahata            Vermiglio                  12            Esagramma fumoso                  Tatto
Visuddha          Porpora fumoso        16            Cerchio Bianco                       Udito
Ajna                  --                               2             --                                          Pensiero

 

 

Ogni chakra ha assegnato il proprio senso, colore, forma, ecc. L’idea delle invocazioni dei chakra è, perciò, intensificare l’esperienza utilizzando una varietà di corrispondenze. Al Muladhara Chakra, per esempio, possiamo visualizzare il loto con quattro petali rossi, all’interno del quale vi è il quadrato giallo. All’interno di esso potremmo visualizzare il Serpente-Lam, avvolto per tre spire e mezza attorno allo Shivalingam o base della colonna vertebrale.  
Possiamo stimolare il senso dell’olfatto immaginando ricchi profumi. Dovremmo usare le corrispondenze allo Svadisthana e i successivi chakra in un modo simile. Ci sono altre corrispondenze, in aggiunta a quelle base elencate sopra, che possono essere usate; queste possono essere trovate in testi come “Il Potere del Serpente” o “La Ghirlanda delle Lettere” di Woodroffe. Queste corrispondenze possono anche essere costruite nelle invocazioni, per rinforzare l’evocazione dei vari sensi ma tutto ciò sarà migliore se lasciato alla creatività e all’immaginazione dell’Iniziato.

Tale immaginazione non dovrebbe essere limitata ai chakra. Mentre il Serpente-Lam si risveglia e scorre lunga la Sushumna, quale impatto ha esso sul complesso mente-corpo? C’è qualche cambiamento della consapevolezza? Sentire le sue potenti ondulazioni di innalzamento; sentire i suoi sinuosi sibili mentre sorge; vedere le sue squame vibranti e brillanti; odorare e gustare il divino nettare stimolato dal suo progresso verso il Sahasrara. Molti magisti hanno una predisposizione verso la visualizzazione nelle loro operazioni di immaginazione; intensificare l’esperienza coinvolgendo tutti i sensi in ciò che diventerà in tal modo una gloriosa, intossicante unione dei sensi.

La ripetizione ha un ruolo positivo in tutto ciò.  Le invocazioni non sono necessariamente eleganti, brani letterari, sebbene per l’Iniziato con una predisposizione letteraria questo potrebbe forse essere d’aiuto, ma strumenti per un lavoro specifico. Questo lavoro è l’amplificazione ad un crescendo dell’evocazione del Serpente-Lam. La ripetizione dell’innalzamento, per esempio, la sensazione ondulante del Serpente-Lam mentre sale lungo la Sushumna accrescerà l’esperienza e rafforzerà l’impatto.
Più forte e vivida è l’evocazione del Serpente-Lam e meglio è.

Quando l’Ajna Chakra è stato raggiunto, l’Iniziato si fermerà per un breve tempo, rafforzando e consolidando la presenza del Serpente-Lam. Poi, ci dovrebbe essere un innalzamento finale nel Sahasrara ed Oltre. In questo stadio viene pronunciata la chiamata “OLA-LAM IMAL TUTULU”. Questa chiamata appare nel settimo capitolo del Liber VII di Crowley, ricevuto nel 1907.
Crowley non ha mai commentato questa chiamata, dando così a noi libertà nel suo uso.
Notiamo la presenza di LAM e LAMA nelle prime due parole, sebbene al rovescio; mentre la terza parola suggerisce Cthulhu.  C’è un parallelo tra Cthulhu e Kundalini-Shakti: entrambi sono maschere per le energie dinamiche della consapevolezza, la funzione di distruggere la delusione della coscienza separata. “Cthulhu si trova nel sogno”, e così è per la Shakti. E’ il Suo Sogno che fa sorgere Lila, il gioco della manifestazione.

E’ il Suo risveglio e l’ascensione allo Sahasrara il ricordo della realtà, la dissoluzione della separazione. La consapevolezza percorre l’universo, libera, illimitata; non più costretta, individuale; ma cosmica.

L’Iniziato non dovrà aspettare l’illuminazione istantanea dall’uso di questa sadhana, sebbene viviamo in tale speranza. Essa è comunque un passo in più sulla via, e un passo che si è dimostrato utile all’autore di questo articolo. E’ presentata qui per ulteriori rifiniture, adattamenti; essa può suggerire altre vie di approccio. L’Iniziato deve forgiare le proprie armi.
In conclusione, l’autore sarebbe estremamente interessato a sentire le esperienze di altri con il lavoro con Lam: scrivete a lui a BCM Starfire, London WC1N 3 XX.



with permission:
STARFIRE  II;1, 1996
BCM Starfire
London WC1N 3XX
England